Ex manicomio, volontari denunciano aggressione e i gatti non saranno spostati. Altre due associazioni denunciano

TERAMO – La colonia felina nel cortile dell’ex manicomio di Sant’Antonio abate continua a condizionare l’avvio dei lavori di riqualificazione  del complesso. A tutt’oggi la circa ventina di gatti non è stata spostata e nemmeno se ne vede a breve la possibilità. Nonostante infatti il Comune di Teramo e l’Associazione Amici degli animali abbiano individuato e concordato la sistemazione in un’area sul lungofiume Vezzola, nei pressi del ponte di San Gabriele, che è stata anche coperta e attrezzata, i volontari che gestiscono per conto del Comune la colonia hanno rinunciato al trasferimento. Non è ben chiaro al momento, ma sembra che alla base dell’improvviso dietrofront animalista ci sia uno spiacevole episodio di cui sarebbero stati vittima alcuni rappresentanti dell’associazione sabato mattina: sarebbero stati aggrediti da un gruppo di giovani non meglio identificati che li avrebbero minacciati di spiacevoli conseguenze qualora avessero trasferito in quell’area i gatti dell’ex manicomio. Dell’episodio sarebbero stati informati anche i carabinieri e sarebbe stata sporta denuncia. Il Comune al momento però non sarebbe informato ancora di questa novità che manda in fumo anche tutto l’allestimento dell’area alternativa (e anche il soldi impegnati). Ma non c’è soltanto la forzata permanenza dei gatti di questa controversa colonia felina e creare problemi all’avvio dei sondaggi nell’area interessata dal progetto da 35 milioni di euro del Masterplan. Proprio ieri altre due organizzazioni animaliste locali, la Lega Nazionale per la difesa del cane e il Nucleo Guardie Zoofile, hanno annunciato imminenti azioni giudiziarie contro Comune, Asl e Università di Teramo, qualora non venissero immediatamente sospesi i lavori nel cantiere dell’ex manicomio. “Allo stato attuale ogni criticità da tempo evidenziata – scrivono – risulta ulteriormente aggravata dall’inizio degli ingenti lavori di riqualificazione della struttura posti in essere in maniera del tutto arbitraria ed in spregio del benessere psicofisico degli animali, turbato dalle immissioni acustiche e dagli inevitabili stravolgimenti logistici, nonché dall’ingresso del personale preposto ai lavori medesimi. Dette circostanze impediscono o quantomeno rendono più difficoltose e traumatiche le necessarie operazioni di cattura dei felini finalizzate al trasferimento degli stessi in altra struttura eventualmente messa a disposizione dal Comune di Teramo”. Secondo Lega e Guardie Zoofile, nemmeno l’area individuata sul lungofiume (e adesso a quanto pare rifiutata) è idonea, “per l’eccessiva vicinanza al traffico cittadino e il difetto di ricoveri al chiuso per gli animali all’interno di un recinto che delimiti lo spazio assegnato, garantendone l’adattamento ed evitandone la dispersione”.  Bisogna dunque “sospendere immediatamente i lavori di riqualificazione dell’ex manicomio per consentire la cattura dell’intera colonia felina previa destinazione di una zona comunale, debitamente attrezzata nel rispetto delle esigenze etologiche e di sicurezza degli animali”.